“Ho aperto la stanza dei sogni e dei ricordi, disegnando piatti che appartengono ai nostri nonni o che potrebbero essere stati trovati nei mercatini delle pulci di tutto il mondo.
Ho cercato di rendere industriale questa visione poetica del tono, dell’oggetto leggermente imperfetto:
Mi piace sempre di più questa imperfezione controllata, perché realizzare qualcosa di perfetto è abbastanza facile al giorno d’oggi.
Questa collezione è la mia proposta di un’imperfezione controllata”.
Piero Lissoni