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YOY the team at Parc Performing Arts
The Team

Come avviene per la creazione di un profumo, in cui essenze rare si mescolano per creare una nuova esperienza sensoriale, nelle performance di YoY danza, musica, arte visiva, e impressioni sceniche si espandono in un’esperienza immersiva, incontrandosi in un luogo sperimentale in cui spazio e tempo sono strettamente interconnessi.

FONDAZIONE BASSIRI
BASSIRI FOUNDATION // Fabro (TR)

IL BISONTE

Bizhan Bassiri’s Video Installation // 1998

Coreografia ispirata alla video opera Il Bisonte (1998) di Bizhan Bassiri INESORABILMENTEUNAVIA indaga il movimento implacabile della natura che si rigenera costantemente, trasformando energia pura in forma e viceversa, senza mai cessare il suo corso. Questa tensione rivela un rituale, dove simboli e associazioni si alternano in un ciclo chiuso e ipnotico. Una sequenza inesorabile che nega l’espressione esplosiva e muscolare dell’energia, proponendo una ricerca di armonia e di nuovi equilibri. Choreography inspired by the video installation Il Bisonte (1998) by Bizhan Bassiri INESORABILMENTEUNAVIA investigates the relentless movement of nature which constantly regenerates itself, transforming pure energy into form and vice versa, without ever ceasing its course. This tension reveals a ritual, where symbols and associations alternate in a closed and hypnotic cycle. An inexorable sequence that denies the explosive and muscular expression of energy, proposing a search for harmony and new balances.

Fiori Assenti : Performance Reggia di Caserta
FIORI ASSENTI

As happens for the creation of a perfume, in which rare essences mix to create a new sensory experience, in the performance of yoy dance, music, visual art and scenic impressions expand into an immersive experience, meeting in an experimental place where space and time are closely interconnected.

FIORI ASSENTI
FIORE ASSENTE 1991
Alabano Morandi Fiori Assenti
FIORE ASSENTE 1991
FIORE ASSENTE 1991
Elemento scenico
Visiting Albano Morandi's Studio
Medhat Shafik: installazione
Medhat Shafik // PALMIRA installation

ITACA

 

Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sarà questo il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,

né nell’irato Poseidone incapperai

se non li porti dentro

se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.

Che i mattini d’estate siano tanti

quando nei porti – finalmente e con che gioia –

toccherai terra tu per la prima volta:

negli empori fenici indugia e acquista

madreperle coralli ebano e ambre

tutta merce fina, anche profumi

penetranti d’ogni sorta;

più profumi inebrianti che puoi,

va in molte città egizie

impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca –

raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;

fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio

metta piede sull’isola, tu, ricco

dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio;

senza di lei, mai ti saresti messo sulla via.

Nulla di più ha da darti.

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.

Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso

già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

 

Poesia di Konstantinos Kavafis

recitata durante la performance dalla voce di

Medhat Shafik 

Timoteo // Musician and Composer
Medhat Shafik: Palmira
PALMIRA by Medhat Shafik